L’orientamento sistemico-relazionale considera l’individuo come immerso nel contesto relazionale, sociale e culturale. In quest’ottica è concepibile come l’intervento principe di tale psicoterapia sia quello riguardante l’intero contesto relazionale di riferimento, quindi, in primo luogo la famiglia.
Lo psicoterapeuta sistemico-relazionale intende il sintomo non come un problema individuale, bensì come la manifestazione di un disagio dell’intero contesto in cui esso stesso si esprime.
Il “paziente designato” è solo il portavoce di un disagio più articolato e complesso che può essere compreso al meglio coinvolgendo tutti gli attori in gioco poiché ognuno porta il suo contributo al mantenimento della situazione in essere o al suo cambiamento
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Gli approcci e gli strumenti nella psicoterapia sistemico-relazionale
Lo psicoterapeuta sistemico-relazionale utilizza un approccio concreto di analisi delle difficoltà attraverso il lavoro nel qui ed ora. Tiene conto di come la storia familiare e le prospettive future vadano ad influenzare il contesto di riferimento, ma se ne occupa attraverso l’analisi delle difficoltà nel momento in cui esse si esprimono.
Il lavoro si articola attraverso l’analisi della domanda e la formulazione di una relazione terapeutica. Si sviluppa poi esaminando le interazioni e coadiuvando la famiglia, la coppia o il singolo a trovare delle nuove soluzioni attraverso il lavoro sulla dimensione concreta di interazione.
Lo psicoterapeuta sistemico-relazionale è consapevole che esso stesso diventa uno strumento per aiutare i clienti ad agire un cambiamento attraverso la relazione che si sviluppa in stanza di terapia. Utilizza nel suo lavoro anche strumenti e tecniche in modo da aprire spazi di riflessione alternativi sulle problematiche presentate. Si tratta di modalità diverse per affrontare le difficoltà discusse e che possono sbloccare la riflessione e il lavoro introducendo visioni nuove e differenti punti di vista sulle interazioni.
Lo psicoterapeuta sistemico-relazionale può anche assegnare compiti tra una seduta e l’altra consentendo al sistema la sperimentazione di interazioni differenti. Il sistema tende in generale a mantenere un’omeostasi del proprio equilibrio, vale a dire che si stabilizza utilizzando determinate modalità di funzionamento e di interazione.
Un cambiamento presuppone, quindi, il passaggio attraverso la sperimentazione di nuove modalità di azione, di interazione e di riflessione che non sempre il singolo, la coppia e la famiglia, riescono ad effettuare autonomamente. L’aiuto di uno psicoterapeuta consente di trovare spazio e modo per riflettere sulle problematiche e sperimentare nuove modalità di interazione ed espressione che possano consentire lo stabilizzarsi del sistema su un equilibrio diverso e maggiormente soddisfacente, ampliando le proprie possibilità e strategie per affrontare le difficoltà.
La psicoterapia sistemico-relazionale supporta nel cogliere il significato di certi comportamenti o manifestazioni sintomatiche, ne enuclea vantaggi e svantaggi per l’intero sistema, supporta la famiglia, la coppia o l’individuo in questo delicato processo di analisi e facilita il lavoro per l’individuazione e la sperimentazione di nuove strategie in relazione agli obiettivi concordati nel contratto terapeutico.